“Under the dome”, pubblicato il 28 Febbraio, è il documentario della giornalista Chai Jing che ha unito la Cina e ha trattato in modo efficace e diretto il tema dell’inquinamento.
Il film è stato prodotto indipendentemente ed è stato auto finanziato dalla stessa produttrice che ha versato di tasca sua circa 142mila euro chiedendo aiuto ad alcuni colleghi. La durata del documentario è di 103 minuti e all’inizio viene raccontata l’esperienza personale di Chai Jing: durante il periodo della gravidanza il suo bambino ha contratto un tumore benigno, successivamente asportato, che con molta probabilità era stato causato dal particolato. Una voce in mezzo a migliaia di esempi simili che sempre di più stanno accomunando diverse mamme.
È certo che questa iniziativa sarà uno dei fondamenti di presa di coscienza dell’opinione pubblica dato che solo in Cina il particolato fa 500mila morti ogni anno. Negli ultimi anni la problematica riguardante l’inquinamento atmosferico ha raggiunto livelli drammatici in tutto il mondo e il paese più colpito è, appunto, la Cina.
Gli effetti sono devastanti in tutti i campi della realtà e la consapevolezza dei danni alla salute è aumentata nel 2013 quando la città cinese di Harbin è stata immersa da un’anomala nebbia di smog. Un grido di aiuto è stato lanciato da tutto il mondo giornalistico perché il livello di pm2,5 (le polveri sottili più pericolose) aveva raggiunto risultati altissimi minacciando in modo più che certo la salute umana.
Nel film la giornalista chiede a dei bambini se abbiano mai visto il cielo stellato o il cielo blu, la risposta puntualmente è stata negativa a sottolineare come l’inquinamento in alcuni parti del mondo impedisca di vivere momenti di quotidianità a noi normali.
Il tema colpisce tutto il mondo e anche l’Italia. Milano ha esaurito i 35 giorni di sforamento di Pm10 concessi dall’Europa. Preoccupante è la situazione della Lombardia che è la regione più motorizzata d’Italia, e lo stesso paese è la nazione più motorizzata d’Europa secondo dati Istat. È necessario un determinato piano di attuazione per risolvere il problema invece di aspettare le sanzioni pecuniarie da parte della comunità europea, è un obbligo dell’essere umano il salvaguardare la propria casa.
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