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venerdì 31 luglio 2015

Sigle processori Intel: che cosa significano

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Quando si è un procinto di acquistare un nuovo computer, è lecito chiedersi quale sia ilsignificato delle sigle dei processori Intel.

Differenza tra Intel Core i3, i5 e i7

La differenza tra Intel Core i3, i5 e i7 dovrebbe ormai essere nota perché la società di Cupertino utilizza da anni (2011) queste denominazioni principali per caratterizzare i processori immessi sul mercato.
Complessivamente i processori di classe i7 sono più potenti rispetto agli i5 che, a loro volta, sono più performanti rispetto agli i3. Non è però detto che il modello maggiormente prestazionale della serie i3 sia meno potente del più economico processore di classe i5.

L'inserimento di un processore in una serie piuttosto che in un'altra, tuttavia, è conseguenza delle caratteristiche tecniche di ciascun prodotto: numero di core, velocità di clock (in GHz), dimensione della cache, utilizzo di tecnologie Intel come Turbo Boost ed Hyper-Threading.

Numero di core

Più core, ovvero più nuclei di processori “fisici” montati sullo stesso package, e maggiore sarà l'abilità nel gestire più attività contemporaneamente (threads).
Allo stato attuale, tutti i processori della serie i3 hanno due core (dual-core). I processori della serie i5 sono dual-core o, più frequentemente, quad-core.
Un processore dual-core i5, però, rispetto ad un i3, può ad esempio utilizzare la tecnologia Intel Turbo Boost, capace di incrementarne la resa prestazionale.

Turbo Boost

La tecnologia Intel Turbo Boost permette ad un processore di incrementarne dinamicamente la velocità di clock ogniqualvolta ve ne fosse bisogno.
La frequenza di clock può essere elevata sulla base di diversi fattori ed è direttamente dipendente dal numero di core presenti, dall'assorbimento di corrente stimato, dal consumo energetico stimato e dalla temperatura di lavoro.
Dal momento che tutti i processori i5 sono dotati dell'ultima versione della tecnologia Turbo Boost, ciascuno di essi è in grado di superare le prestazioni anche del più performante i3.

Dimensione della cache

Ogniqualvolta la CPU dovesse rilevare il frequente accesso ai medesimi dati, questi vengono piazzati nella cache.
La cache può essere considerata come una sorta di memoria RAM; più veloce perché integrata direttamente nel processore.

La memoria RAM riduce al minimo le interazioni con il disco fisso o con l'unità SSD (molto più lenti rispetto alla RAM; a proposito di SSD: Quale SSD comprare: differenze e consigli per l'acquisto) mentre la cache consente a sua volta di ridurre la necessità di attingere ai dati in RAM.

Generalmente, i processori i7 sono ad oggi dotati di 8 MB di cache; gli i5 di 4 o 6 MB di cache; gli i3 di 3 o 4 MB.

Hyper-Threading

Di regola un solo thread, quindi una sola attività, può essere gestita in un certo momento dal singolo core. Se una CPU è dual-core solamente due thread potranno essere gestiti in contemporanea.
La tecnologia Hyper-Threading di Intel fa sì che un singolo core possa condurre più attività simultaneamente.

I processori i7, ancora una volta, sono la crème de la crème perché non soltanto sono quad-core ma utilizzano anche Hyper-Threading. In questo modo, ben otto thread possono essere elaborati allo stesso tempo.

Generazione dei processori Intel

Il primo numero dopo l'indicazione i3, i5 o i7 indica invece la generazione del processore. La presenza di un “5” indica che il processore è di quinta generazione; un “4” si riferisce evidentemente alla quarta generazione.

Suffisso alfabetico

In fondo alla sigla dei processori Intel compare spesso un suffisso alfabetico.

Questa pagina raccoglie l'elenco completo dei suffissi utilizzati da Intel per descrivere i suoi processori.

Per la quinta generazione, ad esempio, Intel usa le seguenti indicazioni:

C processore per PC desktop basato su package LGA 1150 con grafica ad elevate prestazioni
R processore per PC desktop basato su package BGA 1364 (mobile) con grafica ad elevate prestazioni

H processore per sistemi portatili con grafica ad elevate prestazioni
HQ processore per sistemi portatili con grafica ad elevate prestazioni quad-core
U processore per sistemi portatili a bassissimo consumo
Sigle processori Intel: che cosa significano
Per la quarta generazione, ecco le sigle usate:
K processore per PC desktop sbloccato
R processore per PC desktop basato su package BGA 1364 (mobile) con grafica ad elevate prestazioni
S processore per PC desktop ottimizzato per le prestazioni
T processore per PC desktop con consumo energetico ottimizzato

M processore per sistemi portatili
HQ processore per sistemi portatili con grafica ad elevate prestazioni
MX processore per sistemi portatili “Extreme Edition”
MQ processore quad-core per sistemi portatili
U processore per sistemi portatili, a basso consumo
Y processore per sistemi portatili, a consumo estremamente ridotto
Sigle processori Intel: che cosa significano
In questa pagina Intel raccoglie i suoi benchmark sui processori commercializzati.
Basta selezionare una categoria di processori quindi cliccare su Ottieni risultati per accedere ad un confronto tra le caratteristiche dei vari prodotti.
Nelle pagine seguenti, invece, è possibile trovare la classifica stilata da PassMark Software – società sviluppatrice di famosi software benchmark – che mostra l'elenco aggiornato dei processori più performanti:

Classifica processori Intel (fascia alta)
Classifica processori Intel (fascia medio-alta)
Classifica processori Intel (fascia medio-bassa)
Classifica processori Intel (fascia bassa)

Come prendere controllo di un'auto altrui via Internet

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Due ricercatori esperti in materia di sicurezza informatica hanno pubblicato i risultati di un test che farà certamente sobbalzare sulla sedia più di qualcuno. Charlie Miller e Chris Valasek hanno spiegato come sia possibile, con un notebook ed un cellulare, prendere il controllo di una moderna e lussuosa autovettura, da remoto e via Internet, senza l'autorizzazione del proprietario.
Una volta effettuata la connessione remota, è possibile fare di tutto e mettere in campo operazioni potenzialmente molto pericolose per chi è alla guida del veicolo e per i suoi passeggeri.

Il duo Miller-Valasek (nella foto di seguito) ha spiegato che l'aspetto legato alla sicurezza è troppo spesso sottovalutato dalle case automobilistiche. Ne è una testimonianza lo studio pubblicato a questo indirizzo che non descrive, ovviamente, le vulnerabilità presenti nei veicoli presi in esame ma ne analizza la superficie d'attacco ossia spiega quanto una vettura possa essere suscettibile ad attacchi da parte di aggressori terzi.

Come prendere controllo di un'auto altrui via Internet

Più è ampia la superficie d'attacco, più opportunità hanno i malintenzionati di condurre in porto un attacco. A pagina 89 del documento sono riportati marca e modello di diversi veicoli molto diffusi (gli esperti si sono concentrati soprattutto su Audi, Honda, Infiniti, Jeep, Dodge, Chrysler, Ford, Cadillac, BMW, Range Rover e Toyota).
Un test, dai risultati agghiaccianti, è stato condotto - con la collaborazione dei giornalisti della testata d'Oltreoceano Wired - su una Jeep Cherokee prodotta da Fiat Chrysler Automobiles (FCA) ed equipaggiata con il sistema di infotainment Uconnect.

Sfruttando una grave lacuna di sicurezza presente nel software Uconnect, Miller e Valasek hanno dimostrato come sia possibile provocare l'accensione dell'aria condizionata al massimo, accendere la radio a tutto volume ed attivare i tergicristalli in modalità remota e su un veicolo altrui.
Caricando sulla Jeep Cherokee una versione modificata del firmware, gli esperti sono riusciti addirittura a prendere il controllo del motore, girare il volante e disattivare l'impianto frenante da remoto.

Come prendere controllo di un'auto altrui via Internet

Per causare problemi ad altri automobilisti basterebbe semplicemente conoscere la vulnerabilità ed il funzionamento del CAN bus, ossia della rete interna all'automobile. Utilizzando un notebook od uno smartphone è poi possibile effettuare una scansione della Rete alla ricerca degli indirizzi IP delle vetture vulnerabili.
E solo negli Stati Uniti, sempre stando al report di Miller e Valasek, vi sarebbero oltre mezzo milione di autovetture vulnerabili ed attaccabili quindi in modalità remota.

I rischi, evidentemente, sono enormi: ritrovarsi seduti sul posto di guida di una vettura accorgendosi di averne perso il controllo è quanto di più preoccupante e pericoloso possa avvenire.

I due ricercatori, com'è ovvio, stanno tenendo per sé i dettagli tecnici sulle vulnerabilità scoperte perché in gioco c'è la vita delle persone (oltre alla loro privacy, perché è possibile seguire e tracciare tutti gli spostamenti di un veicolo).

Negli Stati Uniti sarà probabilmente approvata una nuova legge che obbligherà le case automobilistiche ad adottare standard di sicurezza ancora più elevati. Nel frattempo, però, secondo Miller e Valasek non vi sarebbe tempo da perdere ed è necessario che tutti i produttori di auto prendano a cuore il problema e corrano al più presto ai ripari.

Sul sito di Fiat Chrysler è stato già pubblicato un aggiornamento software che risolve tutti i problemi di sicurezza ad oggi noti sulla Jeep Cherokee. L'update, comunque, deve essere installato manualmente presso la concessionaria od in proprio utilizzando la connessione USB.

La finestra intelligente è elettrocromica: come funziona

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Un gruppo di ricercatori dell'Università del Texas ha comunicato di essere riuscito a raffinare le precedenti scoperte ed a produrre un prototipo di finestra intelligente, capace di controllare, in maniera personalizzata, la luce e di bloccare il caldo od il freddo.

Due anni fa Delia Milliron ed il suo team di collaboratori avevano messo a punto degli speciali vetri capaci di bloccare la luce visibile, la prima luce infrarossa (ad onda molto corta; NIR o near-infrared radiation) od entrambe.
Per ottenere questo tipo di comportamento fu sfruttata l'interazione di due materiali altamente conduttivi: i nano cristalli di ossido di indio e stagno e una matrice vetrosa di ossido di niobio.
Il materiale così ideato fu detto elettrocromico perché in grado di trasmettere o bloccare la radizione luminosa sulla base del potenziale elettrico applicato.

La finestra intelligente è elettrocromica: come funziona

Oggi il team guidato dalla Milliron ha annunciato un importante passo avanti rispetto alla precedente ricerca. Il materiale elettrocromico ora realizzato consente il passaggio selettivo della luce bloccando, allo stesso tempo, il calore o il freddo. Nello specifico, attivando la modalità cool è possibile richiedere il blocco del caldo; utilizzando la modalità warm si ottiene il blocco del freddo.
La finestra intelligente è elettrocromica: come funziona

I nuovi materiali appena presentati sono capaci di fermare fino al 90% delle radiazioni NIR e fino all'80% della luce visibile. Dal momento, poi, che il passaggio da una modalità all'altra è questione di minuti e non di ore come accadeva fino a qualche tempo fa, la commercializzazione del prodotto potrebbe non essere lontana.

L'obiettivo è adesso quello di ottimizzare il processo di fabbricazione per ridurre al minimo i costi di produzione.
Inutile dire, infine, che soluzioni come quelle proposte dalla Milliron e dagli altri ricercatori consentirebbero di migliorare l'efficienza energetica degli immobili, di ridurre i consumi, di mettere nelle mani degli utenti finali strumenti per regolare la luminosità e la temperatura degli ambienti nonché di guardare ad un approccio sempre più "green".

venerdì 24 luglio 2015

Come sincronizzare i contatti e rimuovere i duplicati su Android

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Avete acquistato un nuovo smartphone e non vedete l'ora di usarlo? Per prima cosa dovrete trasferire tutti i vostri contatti sul nuovo dispositivo ma non preoccupatevi, per farlo non dovrete trascorre la vostra serata sul divano a copiare i contatti uno per uno. Android permette infatti di sincronizzare in modo semplice e veloce i numeri presenti in rubrica sfruttando alcune impostazioni dedicate.
Questa probabilmente non è la prima volta che vi ritrovate a dover fare i conti con la gestione dei vostri contatti e sono certa vi sarete già imbattuti in un problema particolarmente diffuso: i duplicati dei contatti nella vostra rubrica. Avete il numero di zia Carmela salvato tre volte consecutive e non sapete come liberarvene? Con questo articolo vi mostreremo come come eliminare i duplicati e come sincronizzare i contatti su Android senza troppa fatica.
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Scoprite come sincronizzare i contatti su Android! / © ANDROIDPIT
Quando ci si ritrova in mano un nuovo dispositivo, smartphone o tablet che sia, prima di poter iniziare a scaricare app, sfruttare la fotocamera e tutte le altre feature implementate, la prima cosa da fare è configurarlo. Ogni dispositivo offre hardware e funzioni che variano a seconda del brand produttore e del modello, ma tutti gli Android seguono una procedura più o meno simile:
Ora che avete configurato il vostro nuovo Android non vi resta che continuare a leggere per scoprire come sincronizzare e gestire al meglio i vostri contatti su Android.

Come sincronizzare i contatti su Android

Sincronizzare i propri contatti è importante per poter avere sempre la rubrica Android aggiornata e per essere certi di non perdere numeri di telefono ed indirizzi email di amici e colleghi dopo aver ottenuto i permessi di root, aggiornato il firmware o smarrito il proprio dispositivo. Durante la configurazione del nuovo smartphone avrete creato o associato un account Google al dispositivo: in questo modo, grazie alla sincronizzazione, tutte le modifiche apportate verranno aggiornate sul device così come online e non rischierete più di impiegare ore ed ore prima di trovare il numero ancora attivo e funzionante dell'idraulico!
Per sincronizzare i vostri contatti non dovete fare altro che accedere al menu delle Impostazioni sul vostro dispositivo e cliccare su Account. Troverete elencate tutte le app che possono essere sincronizzate: Facebook, Linkedin, Google+, Twitter, WhatsApp, etc. Selezionate l'app dedicata al vostro account Google, scegliete l'account che vi interessa sincronizzare e scrollate la pagina fino alla voce Sincronizza Rubrica. Azione completata!
Contacts settings ITA
Sincronizzate la vostra Rubrica dalle impostazioni del vostro Android! / © ANDROIDPIT
Nel caso in cui dovesse verificarsi un errore, accedete alla Rubrica del vostro smartphone, aprite il menu delle Impostazioni e selezionate la voce Rubrica. Cliccate ora su Importa/Esporta contatti e selezionate la voce Esporta su scheda SD e, successivamente, cliccate su Importa da scheda SD. Selezionate ora il vostro account Google per avviare la sincronizzazione dei contatti presenti sul telefono con quelli presenti sulla vostra rubrica di Google.
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Avviate la sincronizzazione dei vostri contatti dalla Rubrica del vostro Android! / © ANDROIDPIT
Con questi semplici passi avete appena sincronizzato la vostra rubrica Android con il vostro account Google e, per verificare che il procedimento sia andato a buon fine, non vi resta che aprire il vostro account Gmail sul pc, aprire il menu a tendina in alto a sinsitra della pagina e selezionare la voce Contatti.

Come eliminare o unire i contatti duplicati su Android

Quante volte vi è capitato di aver inviato un sms ad un vostro amico per comunicargli il nome della pizzeria dove incontrarvi senza aver ricevuto risposta ed aver poi constatato di aver selezionato il suo numero tedesco che non utilizza più e che vi ha appena fatto spendere ben 0,50 euro? Con tutte le app dedicate alla messaggistica è facile ritrovarsi una Rubrica affollata da doppioni inutili. Bastano pochi trucchi per mettere ordine ai vostri contatti ed eliminare o unire i duplicati evitando spiacevoli inconvenienti.
TELEGRAM VS WHATSAPP
Eliminate i doppioni dalla vostra rubrica! / © ANDROIDPIT

1. Dalla Rubrica del vostro Android

Accedete alla Rubrica e tenete premuto per qualche secondo sul contatto che desiderate eliminare. Una volta visualizzato il menu, cliccate su Elimina. Nel caso in cui avete due contatti per una stessa persona (uno con il suo indirizzo email e l'altro con il suo numero di telefono), potrete metterli insieme tenendo premuto sul contatto e cliccando su Collega contatto

2. Dal pc accedendo al vostro account Gmail

Nel caso in cui siate al pc, potrete eliminare i duplicati della vostra Rubrica aprendo Gmail e cliccando sulla voce Contatti visualizzata nel menu a tendina disponibile in alto a sinistra accanto alla voce Posta. Cliccate poi su Trova duplicati e Google vi mostrerà i contatti con nomi o numeri telefonici in comune. Decidete poi se eliminarli o se farli convergere in un'unica voce cliccando in alto a sinistra su Unisci.

3. Con un'app dedicata: Simpler Unisci duplicati

Se nessuno dei due metodi sopra vi convince, potete sempre aprire il Google Play Store e scaricare Simpler Unisci duplicati. Sono tante le app dedicate a disposizione, ma questa vi permetterà di mettere insieme i duplicati in un unico contatto in modo semplice e veloce. L'app passa in rassegna i vostri contatti e fornisce in una lista le possibili combinazioni: starà poi a voi confermare quelle corrette.
Con questi semplici trucchi avete appeno messo ordine alla vostra Rubrica sincronizzando i vostri contatti su Android ed eliminando i duplicati. Utilizzate altre app per individuare e far convergere i contatti doppi della vostra Rubrica o preferite passarli in rassegna manualmente?

mercoledì 22 luglio 2015

Ecco lo zaino volante che presto potrai comprare

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Si chiama Martin Jetpack e, dopo 30 anni di alta ingegneria, è pronto per entrare sul mercato. E farti volare

Il Martin Jetpack, il grosso “zaino volante” che vedete in questovideo, è pronto per essere lanciato sul mercato, con la promessa di rivoluzionare i nostri servizi di emergenza e soccorso.
Si tratta della prima volta che un dispositivo di questo tipo è a un passo dal diventare accessibile al grande pubblico (certo, per la cifra non indifferente di 150mila dollari), ma di fatto sono stati necessari 30 anni di studio per mettere a punto una macchina così complessa, capace di alzarsi anche di mille metri, superare i70 chilometri all’ora, ma allo stesso tempo indossabile e, stando agli ultimi test, anche piuttosto sicura.
Eccolo in funzione in occasione dell’ultimo Paris Airshow, dove ha molto colpito i visitatori.

sabato 18 luglio 2015

Iris HUD, un visore per auto che migliora la guida

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Sebbene l'utilizzo degli HUD (Head-Up Display), speciali visori capaci di proporre informazioni utili, non sia ancora ben vista in campo automobilistico (si pensa che gli HUD possano essere fonte di distrazione mentre si è alla guida), pare che diversi costruttori stiano comunque iniziando a valutarne l'installazione nelle vetture di fascia più elevata.

L'italiano Dino Mariutti, cofondatore di una promettente startup canadese - IRIS Heads Up Display -, ha presentato insieme con il suo team di collaboratori un HUD che potrà essere installato su qualunque autovettura.

Iris HUD, un visore per auto che migliora la guida

L'innovativo HUD, battezzato Iris, potrà essere installato sul vetro frontale del veicolo, a sinistra dello specchietto retrovisore e proprio dinanzi al posto di guida.

Simile, almeno per ciò che riguarda gli aspetti costruttivi al NavGate HUD di Pioneer, Iris utilizza un proiettore laser 720p capace di proiettare informazioni su uno schermo trasparente.

Collegabile con uno smartphone Android od Apple iOS via Bluetooth, Iris può segnalare al conducente del veicolo una chiamata in arrivo, visualizzare e leggere un messaggio testuale appena ricevuto, attivare il sistema di navigazione GPS "turn-by-turn", avvisare nel caso in cui si dovessero superare i limiti di velocità e così via.
Dotato di un meccanismo di riconoscimento vocale e di un sistema per il rilevamento delle gestures(ossia dei gesti dell'utente), il conducente del mezzo può interagire con Iris senza mai abbandonare il volante e senza quasi mai distogliere lo sguardo dalla strada.
Al momento Iris sta cercando di raccogliere fondi attraverso Indiegogo (vedere questa pagina). Un'offerta pari a 299 dollari permetterà di accaparrarsi uno dei primi esemplari (il prezzo di vendita finale dovrebbe aggirarsi intorno ai 500 dollari).