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giovedì 18 giugno 2015

La batteria origami usa i batteri per fornire energia

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L'arte giapponese degli origami è stata utilizzata, da un team di ingegneri della Binghamton University, per realizzare un oggetto tecnologico ed, in particolare unamodernissima ed innovativa batteria.
Gli accademici si sono ispirati all'estrosa tecnica che da un semplice foglio di carta consente di ottenere modelli anche estremamente complessi per ideare una batteria pieghevole capace di erogare una modesta carica elettrica. Alimentata dai batteri presenti nell'acqua sporca, la batteria può essere utilizzata in quelle aree del mondo dove l'accesso alla rete elettrica è praticamente impossibile. L'energia erogata dalla batteria viene tratta dalla respirazione microbica.

Certo, per alimentare un piccolo led è necessario collegare in serie quattro batterie ma l'esperimento degli universitari della Binghamton è comunque molto interessante soprattutto considerato il costo di ogni elemento, pari a meno di 5 centesimi.

La batteria origami usa i batteri per fornire energia

Che c'entrano gli origami? La batteria - com'è facile immaginare - è stata realizzata per la maggior parte utilizzando della carta, ripiegata più volte su se stessa. La batteria è quindi biodegradabile ed è già grande, nel suo primo prototipo, come una scatola di fiammiferi.
Sul catodo viene spruzzato del nichel mentre l'anodo è stato stampato ricorrendo a vernici al carbonio. La zona idrofila è invece delimitata con della cera.
Gli autori dell'invenzione spiegano che si tratta di qualcosa che va ben oltre il semplice esercizio accademico. La batteria, infatti, può funzionare utilizzando qualunque materiale organico e non c'è bisogno di attrezzature particolari perché la carta, per capillarità, può assorbire la soluzione contenente la carica batterica.

Le applicazioni potrebbero essere molteplici (si sta già pensando alla realizzazione di compatti biosensori) ed il progetto, finanziato dalla National Science Foundation con una somma pari a 300mila dollari, potrebbe portare alla creazione di un efficace sistema di accumulo dell'energia.

Presto potrete ricaricare la batteria del vostro smartphone con il WIFI di casa

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Quello che finora è sempre stato un sogno, presto potrebbe finalmente diventare realtà: una tecnologia in grado di ricaricare a distanza tutti i dispositivi elettronici che ci circondano, dicendo addio a batterie di scorta, caricabatterie e combinazioni di ciabatte/prese multiple che danno l’impressione di esplodere da un momento all’altro.
La tecnologia di ricarica senza fili ha già da tempo messo piede nel mondo dell’elettronica di consumo, sebbene ci troviamo solo agli inizi. Finora in ogni soluzione trovata è necessario l’uso di un dispositivo nuovo, dedicato al trasferimento di energia a distanza, ma grazie a POWiFi basterà un aggiornamento firmware di qualsiasi router WIFI già in commercio!
powifi teaser
Il potere arriva direttamente dal tuo WIFI! / © POWiFi
La tecnologia WIFI è talmente diffusa che ormai ovunque ci troviamo esistono almeno una o due reti WIFI alle quali è possibile connettersi. Immaginate quindi che mentre vi connettete ad un hotspot WIFI, magari per navigare a casa, a lavoro o ovunque voi siate, al tempo stesso il vostro dispositivo si stia caricando. In altre parole, si può parlare di dispositivi che non si scaricano mai!
Questa è l’idea su cui si basa la nuova ricerca di un team dell’università di Washington: “power over Wi-Fi”. Naturalmente non si tratta solo di parole: diverse sperimentazioni in laboratorio, così come in ambito domestico, hanno permesso di ricaricare alcuni dispositivi a basso consumo effettuando delle semplici modifiche al router WIFI ed integrando uno speciale componente nel dispositivo da ricaricare.

Una ricarica wireless universale a basso costo

La particolarità che distingue POWiFi dalle ricerche effettuate fino a questo momento è proprio il vantaggio di sfruttare qualcosa che c’è già, invece di dover entrare prepotentemente nel mercato introducendo nuovi dispositivi “ad-hoc”. Ma questo com’è possibile?
Oltre all’informazione, qualsiasi onda radio trasmette anche un piccolo quantitativo di energia: il primo passo è stato quello di creare dei sensori in grado di convertire le frequenze radio emesse dai router WIFI in corrente continua. Tali sensore è di dimensioni estremamente ridotte e ha un costo esiguo, anche in termini di implementazione (un dispositivo ha bisogno di questo componente per ricaricarsi).
samsung galaxy s6 edge qi wireless charging
Non ci sarà più bisogno di accessori per ricaricare il proprio dispositivo! / © Samsung
Ma non è finita qui: un router WIFI normale funziona ad impulsi che vengono inviati solo quando è necessario ricevere o trasmettere un’informazione. Si è pensato quindi di ottimizzare la gestione dei dati, inviando su canali separati anche dei dati che non hanno a che fare con Internet, ma in grado di creare un segnale costante che il sensore posto nel dispositivo potrà trasformare in energia.
Sfruttare più canali piuttosto che dedicarne uno solo (o tutti) permette ai router WIFI di trasferire abbastanza energia per caricare i dispositivi senza interferire con il normale segnale WIFI usato per connettersi ad Internet. Inoltre, tale ottimizzazione si basa su un semplice firmware da installare sul router!
asus router wifi
Il router WIFI Asus RT-AC68U usato nei test, in commercio da diversi anni! / © Amazon

Limitazioni

Purtroppo secondo gli standard imposti da FCC, la potenza massima delle trasmissioni dei router WIFI non può essere superiore ad 1 Watt e questo limita fortemente la quantità di energia che può essere erogata ed in seguito trasformata dai sensori.
Attualmente, la ricarica wireless ottenibile tramite questo metodo è disponibile entro un raggio di circa 8 metri e necessita di molto tempo per caricare le batterie data la bassa potenza: nei test effettuati ci sono volute due ore e mezza per caricare al 41 per cento la batteria di un gadget per il fitness.
Questo significa che ricaricare completamente uno smartphone potrebbe essere impossibile in tempi ragionevoli, ma gli sviluppatori sono i primi ad affermare, nonostante i già ottimi risultati, di non essere che all’inizio di questa promettente ricerca.
powifi wifi camera
Una microcamera alimentata unicamente dal WIFI, grazie alla tecnologia POWiFi. / © POWiFi

Considerazioni

Nonostante le limitazioni, questa tecnologia apre un importante capitolo per l’Internet delle cose, ovvero per quegli “smart-gadget” che sempre di più si stanno affermando nel mondo domestico e quotidiano, dato che non hanno bisogno di grandi quantità di energia per poter funzionare.
Ma potrebbe anche rivoluzionare il mondo degli smartphone: se fosse possibile creare un sistema che permetta ai nostri dispositivi di ricaricarsi costantemente, come cerca di fare PoWiFi, si potrebbero implementare batterie più piccole lasciando maggior spazio al resto dell’hardware. Questo sempre che la quantità di energia ricevuta dai router sia superiore a quella consumata dallo smartphone.

venerdì 12 giugno 2015

Le 5 migliori app per scaricare musica MP3 direttamente su Android

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Android ha sempre una risposta a tutto, ed oggi vi vogliamo consigliare le migliori app disponibili gratuitamente nel Play Store per scaricare musica in formato MP3 direttamente sul vostro smartphone. Prima di far scorrere la pagina verso il basso per scoprire tutti i dettagli sulle app che vi permetteranno di scaricare e ascoltare la vostra musica preferita offline in qualsiasi luogo e momento, vi ricordiamo di fare riferimento alle normative vigenti nel vostro Paese in merito ai diritti d'autore.
Ora, pronti ad avviare il download? 
music smartphone headphones
Scaricate le vostre hit musicali preferite in formato MP3 con le migliori app! / © ANDROIDPIT

1. Download Free Music

Quest'app è veramente semplice da usare e molto utile, inoltre la si può scaricare gratuitamente, anche se per questo dovrete sopportare una quantità di pubblicità non indifferente (lo sappiamo bene, è questo il prezzo da pagare quando si vuole utilizzare un servizio gratuito).
Come funziona Download Free Music? Nel riquadro di ricerca non dovete fare altro che digitare il titolo della canzone che state cercando o il nome dell'artista e, successivamente, selezionare una canzone tra quelle visualizzate tra i risultati. L'app permette poi di decidere se ascoltare il brano in streaming, scaricarlo o condividerlo.
musci
Download Free Music © ANDROIDPIT
Per prima cosa vi consiglio di ascoltare la canzone selezionata, in modo tale da verificare che sia effettivamente la versione che da giorni avete in mente e continuate a canticchiare per la gioia di amici e colleghi. Procedete poi con il download che, a seconda della connessione a disposizione, potrebbe richiedere un pò più di tempo del previsto.
L'app non è purtroppo disponibile sul Google Play Store ma, per averla, vi basterà cliccare su questo link

2. Music Maniac 

Fino a poco tempo fa un’altra app gratuita, con meno pubblicità rispetto a Download Free Music, che permetteva di scaricare musica MP3 offrendovi una navigazione ancora più fluida, era Music Maniac. Perchè sto usando il passato? Perchè Music Maniac è deceduta, o meglio, è ancora viva ma si è tramutata da un'app dedicata al download di MP3 ad un'app per ascoltare la radio.
MUSIC MANIAC
Music Maniac © ANDROIDPIT
Perchè compare su questa lista? L'app fornisce ancora la possibilità di scaricare le canzoni che state ascoltando direttamente dall'Amazon MP3 Store. L'interfaccia è semplice ed intuitiva, perfetta per lo scopo per cui è stata creata. 

3. Tunee Music

Questa è la mia preferita, molto semplice, pulita e diretta. Tunee Music offre un'interfaccia minimalista e moderna che permette di scegliere tra due diverse opzioni: riprodurre la musica in streaming o scaricarla direttamente sul vostro dispositivo in formato MP3.
tunee
Tunee Music! / © ANDROIDPIT
Un'applicazione che va dritta al punto, senza girarci troppo intorno. Nonostante non abbia riscontrato alcun problema con quest'app, alcuni antivirus potrebbero bloccarne il download.
Per scaricare l'app gratuitamente selezionate questo link.

4. MP3 Music Download

Anche quest'app dispone di un´interfaccia semplice e  pulita, però come Download Free Music, comprende nel pacchetto una valanga di pubblicità. Scherzo, la pubblicità non è poi così tanta ma non passa neppure inosservata. Mettendo da parte questo piccolo particolare, MP3 Music Download svolge il suo lavoro egregiamente, con la solita barra di ricerca che permette di inserire il brano desiderato, e la lista di risultati dalla quale potrete scegliere la versione che preferite.
mp3
MP3 Music Download! / © ANDROIDPIT
Anche qui troviamo tre diverse opzioni: ascoltare in streaming, scaricare il brano o condividerlo. Provate subito questa fantastica app per scaricare musica sul vostro Android in modo semplice e veloce! 

5. MusicLab Mp3 Music Downloader

MusicLab Mp3 Music Downloader è un'altra app gratuita, scaricabile direttamente dal Google Play Store, che permette di ascoltare e scaricare gratuitamente le vostre canzoni preferite. Ci troviamo ancora una volta di fronte ad un'app leggera e facile da usare che permette di scaricare musica MP3 in modo veloce e, ovviamente, di condividerla con i vostri amici.
Non solo, con quest'app potrete raccogliere insieme le vostre hit preferite, scorrere le vostre canzoni su La mia musica e, cliccando sull'icona del menu impostazioni di ciascuna canzone, potrete trovare il testo o impostare la canzone come suoneria!
Mp3Labapp
MusicLab Mp3 Music Downloader / © ANDROIDPIT
Grazie a queste app potrete finalmente andare in giro per la città o rilassarvi sul divano di casa con della buona musica, senza dovervi preoccupare di collegare il dispositivo al pc o alla rete WIFI.

giovedì 11 giugno 2015

Chi beve birra campa davvero cent’anni? Le verità dei proverbi

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Quanta verità c’è nei proverbi sul cibo? Gli esperti dell’Istituto di scienze dell’alimentazione del Cnr analizzano il contenuto dei detti popolari. Che, spesso, è confermato dalle ricerche scientifiche
Ma è davvero saggezza quella dei proverbi che riguardano il cibo? Quando sono nati i detti popolari, le conoscenze scientifiche e gli studi sull’alimentazione non erano ancora molto approfonditi. Eppure, come confermano gli esperti dell’Istituto di scienze dell’alimentazione (Isa) delCnr, spesso i proverbi dicono la verità. Magari non proprio tutta, ma abbastanza per risultare credibili.

«Una mela al giorno toglie il medico di torno»

Tanti studi, sia sperimentali sia clinici, confermano il ruolo preventivo delle mele sulle malattie croniche e degenerative. Incluso il cancro. Gian Luigi Russo, dell’Istituto di scienze dell’alimentazione (Isa) del Cnr, spiega: «Le molecole bioattive delle mele appartengono alla classe dei polifenoli, composti antiossidanti la cui concentrazione, soprattutto nella buccia, può superare i 200 milligrammi per etto. Tra questi vale la pena ricordare la quercetina, che l’Isa sta studiando per le sue proprietà preventive nei confronti della leucemia linfocitica cronica».

«Le arance al mattino sono oro, a mezzogiorno argento, la sera piombo»

No, questa volta la scienza non ci aiuta a risolvere una volta per tutte la questione. Ma Gian Luigi Russo spiega: «L’eventuale fastidio dopo avere mangiato arance e altri agrumi alla fine di pasti ricchi in grassi, soprattutto se si tratta della cena, potrebbe essere legato a un aumento del reflusso esofageo, perché il succo d’arancia è acido (pH = 3,5) a causa dell’acido citrico».

«Gallina vecchia fa buon brodo»

Il ricercatore conferma che, effettivamente, il gusto può essere migliore. «Le carni dell’animale vecchio – dice Russo – sono più ricche in grassi rispetto a quelle dell’animale giovane e, quindi, più gustose».

«Chi beve birra campa cent’anni»

In un certo senso è vero: la birra è composta da «un mix di molecole bioattive non nutrizionali, i polifenoli del luppolo, cui è stato associato un effetto protettivo nei confronti di patologie a larga diffusione come cancro, osteoporosi, patologie cardiovascolari», conferma Russo. Attenzione, però: per via della presenza dell’alcol, il consumo non deve superare i 300 millilitri al giorno.

«Buon vino fa buon sangue»

polifenoli, presenti nella buccia dell’uva, «passano» nel vino durante il processo di vinificazione. In particolare uno di questi, il resveratrolo, ha proprietà antitumorali, anti-invecchiamento e cardio-protettive. Alcune ricerche dell’Isa-Cnr hanno dimostrato che i polifenoli del vino rosso potenziano le difese antiossidanti del sangue. Anche in questo caso, però, il contenuto alcolico impone di limitare il consumo giornaliero a circa 125 millilitri. Un bicchiere

giovedì 4 giugno 2015

Ecco il robot che ti cura e poi si dissolve

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È stato sviluppato dagli scienziati del Mit: è miniaturizzato e in grado di nuotare e portare carichi pesanti. E autodistruggersi

(Foto: Evan Ackerman/IEEE Spectrum)
(Foto: Evan Ackerman/IEEE Spectrum)
È simile a un origami in miniatura. Robotico, però: è in grado di piegarsi su se stesso, camminarenuotare e addirittura, se necessario, autodistruggersi. Il dispositivo è stato appena presentato dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology al convegno Icra 2015, a Seattle: secondo gli autori del lavoro, il robot potrà essere utilizzato anche all’interno del corpo umano, per consegnare i farmaci dove necessario, o svolgere altre attività mediche.
Il robot, spiegano gli scienziati, è costituito da un piccolo foglio dipvc tagliato con un laser, ripiegato su se stesso e dotato di unmagnete. Il foglio è in grado di contrarsi quando vi si applica delcalore, modificando la forma del robot in meno di un minuto. Applicando un campo magnetico esterno (creato da micro-bobine che fanno parte dell’equipaggiamento del robot), inoltre, il dispositivo è in grado di spostarsi e spingere carichi fino al doppio del suo stesso peso. Infine, si può ordinare al robot di autodistruggersi, dissolvendosi in una soluzione di acetone
È la prima volta al mondo”, spiega Evan Ackerman, di Ieee Spectrum“che si riesce a portare a termine l’intero ciclo di vita di un robot come questo”. L’obiettivo dell’équipe, adesso è di fare in modo che il robot possa dissolversi anche nel corpo umano, a contatto con l’acqua: “Stiamo cercando”, spiegano i ricercatori, “di costruire un modello biodegradabile che possa essere di utilità clinica. In questo caso, dovremo sostituire il foglio in pvc con un altro materiale. In questo modo, potremmo usare il dispositivo per trasportare farmaci all’interno del corpo umano, consegnandoli direttamente dove necessario”. Certo anche le dimensioni dovranno essere ridotte.

mercoledì 3 giugno 2015

IL METEO SUL COMODINO: SOLE, PIOGGIA E FULMINI IN UNA SCATOLA MAGICA

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Il meteo sul comodino: sole, pioggia
e fulmini in una scatola magica -Guarda
Mercoledì 3 Giugno 2015, 09:50
di Simone Pierini
Le previsioni meteo riprodotte in una scatola sul tuo comodino. si chiama Temposcope ed è un nuovo esempio di come la tecnologia stia realmente entrando nel futuro.
Volete sapere se oggi pioverà o se ci sarà il sole giusto per andare al mare? Basta aprire gli occhi e rivolgere lo sguardo verso questa "scatola magica" capace di mostrare pioggia, luce o nuvole al suo interno. Temposcope è connesso a internet tramite wi-fi dal quale percepisce le informazioni sulle previsioni metereoligiche. Il resto viene da sé. L'inventore, Ken Kawamoto, ha anche reso noti i codici per far sì che i clienti possano creare o migliorare questo oggetto a loro piacimento, se si va più avanti nel video, c'è anche un test sulla riproduzione della neve.