Ma ci pensate che il primo dispositivo Android è uscito poco più di 7 anni fa? Certo, nel mondo informatico è un tempo piuttosto lungo, ma oltre al miglioramento esponenziale delle caratteristiche hardware come RAM e CPU, che poteva essere prevedibile, Android ha rivoluzionato totalmente il concetto di telefono. Oggi, ripercorrendo la storia dei suoi aggiornamenti fin dalle origini, scopriremo insieme come ha fatto Android a diventare il sistema operativo mobile più diffuso al mondo!

Le origini di Android
Non dico che Android abbia creato i primi smartphone, forse i BlackBerry possono essere considerati tali per la loro innovativa caratteristica (nel 2000) di leggere le email, consultare gli allegati e navigare su internet, ma a quel tempo ogni telefonino disponeva di un proprio sistema operativo, chiuso e restio ad una evoluzione.
Evoluzione invece voluta e portata avanti da Andy Rubin che nel 2003 fondò, assieme ad altri grandi nomi, Android Inc., una società per lo sviluppo di ciò che lui stesso definí:
Dispositivi cellulari più consapevoli della posizione e delle preferenze del loro proprietario
Rubin e la sua start-up erano in grado di offrire una nuova tipologia di sistema operativo mobile: Open Source (basato su Kernel Linux), con un'interfaccia semplice, funzionale e corredata da una serie di strumenti, pensata per facilitare la vita agli sviluppatori, ma soprattutto un sistema gratuito per chiunque volesse utilizzarlo. Fu proprio questo aspetto a convincere Larry Page, fondatore di Google, a buttarsi su questo terreno nuovo, consapevole di poter scombussolare le strategie dell’azienda, incentrata soprattutto sui servizi di ricerca.
Nel 2005 Google acquistò Android Inc. e nacque così la Google Mobile Division. Il mondo guardò con scetticismo e curiosità questo avvenimento che ora possiamo definire quasi storico. Come poteva Google addentrarsi in una parte di mercato già ben consolidata da Microsoft, con il suo Windows Mobile, e soprattutto dal nuovo iPhone di Apple?

Due anni dopo Google fa parlare nuovamente di sé con un’incredibile mossa strategica, offrendo 10 milioni di dollari agli sviluppatori capaci di realizzare le migliori app Android partendo dalla prima versione pubblica dell’Android SDK (se avete seguito la mia guida per sviluppare app Android, dovreste sapere di cosa sto parlando).
Nel settembre del 2008 il colosso stunitense T-Mobile annuncia il T-Mobile G1, il primo smartphone basato su Android
È a questo punto che diventano chiare le intenzioni di Google che non vuole realizzare un "gPhone", ma un dispositivo con un sistema flessibile e adattabile, idea molto lontana da quella di Apple. Un ecosistema software indipendente quanto più possibile dall’hardware ed aperto al mondo degli sviluppatori, abbracciando sempre di più le ambizioni di Rubin.
Nel settembre del 2008 il colosso stunitense T-Mobile annuncia il T-Mobile G1, il primo smartphone basato su Android. A circa un mese di distanza, Google rilascia il codice sorgente di Android 1.0 sotto licenza Apache che diventa quindi disponibile per chiunque ed oggi dobbiamo ringraziare questo momento se possiamo flashare ROM custom sui nostri dispositivi Android.

Il resto della storia è già più conosciuta, quindi non vi starò ad annoiare con altre date e avvenimenti. Ho intenzione invece di farvi ripercorrere la storia degli aggiornamenti Android perchè ogni nuova release rappresenta uno step evolutivo sostanziale di quello che oggi è uno dei punti di riferimento per il mercato degli smartphone, giocando il ruolo di primo attore con iOS e Windows Phone.
NB: Nel caso non lo sapeste già, vi faccio notare come le diverse versioni Android si susseguano in ordine alfabetico ed il nome scelto sia sempre quello di un dolce. Perchè questa bizzarra scelta? Beh, questa è un'altra storia...
Gli aggiornamenti Android da Cupcake fino ad Android N
Android 1.5 - Cupcake
- Miglioramento della fotocamera (avvio e acquisizione)
- Aumento di velocità del rilevamento della posizione GPS
- Keyboard virtuale
- Caricamento automatico dei video su YouTube e Picasa
Android 1.6 – Donut (ciambella)
- Box di ricerca veloce e ricerca vocale
- Indicatore dell’uso della batteria
- Raggruppamento di fotocamera e galleria e aggiunte modalità di ripresa
- Funzione text-to-speech multilingua
Visto che ci siamo, rimaniamo in tema batteria e parliamo dei migliori trucchi per non restarne mai a secco:

Android 2.0 – Eclair (lungo e sottile pasticcino alla crema)
- Account multipli per email e sincronizzazione dei contatti
- Supporto al Bluetooth 2.1
- Nuova interfaccia utente del browser e supporto per HTML5
- Nuove funzioni per il calendario
Android 2.2 – Froyo (uno yogurt gelato)
- Supporto per creare hotspot (condividere connessione tramite wifi)
- Adobe Flash 10.1
- Keyboard multilingua
- Aggiunta di un “widget guida” che ti aiuta a conoscere le funzioni Android
I widget sono fondamentali in Android e questi sono i migliori in assoluto:

Android 2.3 – Gingerbread (pan di zenzero)
- Interfaccia rivisitata per maggiore facilità e velocità
- Nuova tastiera per un immissione testo più rapida
- Selezione testo e funzioni copia/incolla
- Chiamate internet integrate
Android 3.0 – Honeycomb (dolce a base di zucchero e miele)
- Versione per tablet, interfaccia ottimizzata per schermi più grandi
- Migliorato il multitasking, la gestione delle notifiche, la personalizzazione della home-screen e i widget
- Aggiunto il tethering tramite Bluetooth
- Supporto integrato per trasferire facilmente file multimediali al PC
Rimanendo in tema di trasferimento file:

Android 4.0 – Ice Cream Sandwich (gelato tra due biscotti, tipo il cucciolone, ma senza barzellette)
- Nuovo font (Roboto)
- Possibilità di sblocco col sorriso
- Aggiunta di funzionalità come gestione delle cartelle, dei favoriti e di cattura screenshot
- Aggiunto swipe per nascondere notifiche, chiudere pagine web e altro
- Supporto a Wi-Fi Direct, Bluetooth HDP e Android Beam
Android 4.1 – Jelly Bean (caramelle di gelatina)
- Più veloce, più scorrevole, più reattivo agli input
- Widget ridimensionabili
- Google Now, dettatura vocale offline
- Migliorato Android Beam
- Aggiornamenti alle app migliorati e più veloci

Android 4.4 – KitKat (direttamente da Nestlé)
- Supporto a Bluetooth MAP
- Nuovo framework per le transizioni nell’interfaccia utente
- Supporto alla stampa wireless
- Ottimizzazione della memoria e del touchscreen per un multitasking più veloce
Indecisi se aggiornare lo smartphone e passare da Kitkat a Lollipop? Date un'occhiata al nostro confronto:
Android 5.0 – Lollipop (il classico lecca-lecca)
- Nuovo Material Design, basato sul concetto di carta e inchiostro
- Nuove icone geometriche di navigazione
- Applicazioni Android ridisegnate (galleria, app del telefono, rubrica...)
- Nuova tastiera intelligente
- Art sostituisce Dalvik come macchina virtuale

Android 6.0 - Marshmallow
- Nuova gestione dei permessi delle app
- Now on Tap
- Voice API ed Assist API
- Android Pay
- Doze e App Standby
- Supporto nativo per scheda SD
- Supporto per USB Type-C
- Supporto nativo per lettore d'impronte digitali
- Ritorno della modalità silenziosa
- Banda di frequenza WIFI selezionabile manualmente
- Smart Lock per password
- App Links
State per ricevere Android Marshmallow sul vostro dispositivo? Rinfrescatevi le idee sulle funzioni offerte dal nuovo morbido aggiornamento:
Android N - Quale dolce darà il nome alla futura versione di Android?
Quali novità introdurrà Android N? Gli sviluppatori di Google hanno già rilasciato la Developer Preview che, non essendo la versione finale, dà solo un'idea di alcune delle feature che potrebbero essere integrate. Anche durante la Google I/O son ostate rivelate alcune delle novità che potrem otrovare implementate su Android N e, tra queste,troviamo:
- Multi-windows
- Modalità notturna
- Possibilità di rispondere ai messaggi dalle notifiche
- Menu ad hamburger all'interno del menu delle impostazioni
- Pannello delle notifiche ridisegnato
- Una versione potenziata di Doze
- Supporto alla realtà virtuale

Come specificato sopra, queste novità potrebbero non essere presenti nella versione finale di Android N, ma tenete d'occhio il nostro articolo dedicato per non perdervi tutte le indiscrezioni che trapeleranno da qui all'ufficializzazione della futura versione Android: