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sabato 9 maggio 2015

Jibo: il robot che vuole diventare un membro della famiglia

Notizia presa da questo SITO

Cynthia Breazeal del MIT Media Lab ed il robot Jibo Jibo

Il Media Lab del Massachusetts Institute of Technology è ormai da anni un efficientissimo trampolino di lancio per progetti di successo: il prossimo della lista potrebbe essere quello proposto da Cynthia Breazeal, esperta di robotica del laboratorio dell'università statunitense e pioniera della "robotica sociale".

Si tratta di Jibo, un robot destinato all'uso domestico che, nelle intenzioni di suoi creatori, è dotato di tali capacità sociali da poter quasi diventare "parte della famiglia". È bene precisarlo subito: non immaginatevi nulla di simile ad Andrew, il robot umanoide interpretato da Robin Williams in L'uomo bicentenario, ma Jibo rappresenta un passo significativo in quella direzione. E la direzione, come spiegato dalla Breazeal, è quella di "umanizzare la tecnologia".
Il robot, che ad ogni modo si trova ancora nello stadio di sviluppo, è infatti progettato per essere un compagno interattivo per ogni membro della famiglia ad un livello ancora irraggiungibile per un "normale" PC. Tutto questo grazie ad una serie di app, che la creatrice chiama "skills" ("capacità") già precaricate, anche se ovviamente un SDK verrà messo a disposizione degli sviluppatori per incrementare ciò che Jibo può fare.
Come si può vedere dal video in testa all'articolo, Jibo potrà interagire in modo naturale con le persone grazie al riconoscimento facciale ed alla capacità di apprendere gusti, preferenze ed abitudini dei suoi utilizzatori. Può essere utilizzato per scopi più "tradizionali" per un dispositivo elettronico, ad esempio per scattare foto, ma può anche raccontare una storia ai bambini utilizzando movimento o effetti sonori e grafici per risultare più coinvolgente.

Il progetto è stato lanciato come campagna di crowdfunding su Indiegogo nelle scorse ore il 16 luglio e, a giudicare dal successo ottenuto, sembra che siano in molti ad essere interessati alle potenzialità di Jibo: in poche ore i finanziamenti raccolti hanno abbondantemente superato l'obiettivo iniziale di 100.000 dollari, ed all'incirca a mezzogiorno del 17 luglio sono arrivati a quasi 350.000 dollari.
La campagnia di crowdfunding prevede la possibilità di acquistare uno dei robot a prezzo speciale, ed è stato probabilmente questo ad aver attirato molti sostenitori: i 50 offerti ad un prezzo super-scontato (99 dollari, poco più di 73 euro) sono andati bruciati in pochi minuti. L'offerta più conveniente rimasta è quella da 499 dollari, con consegna stimata a dicembre 2015 (per consegne al di fuori di USA e Canada è necessario aggiungere 50 dollari).
Uno dei principali limiti al momento è la barriera linguistica: quando inizieranno le prime spedizioni, Jibo sarà in grado di comprendere solamente l'inglese statunitense, ma gli sviluppatori garantiscono che le capacità linguistiche del robot miglioreranno nei mesi a seguire.